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Sanità, Sociale

Per promuovere il moto nelle donne operate al seno nasce il progetto “Dragon Boat in Rosa”

È stato dimostrato che l’attività fisica regolare riduce il rischio di sviluppare il cancro al seno. Inoltre, un adeguato esercizio fisico migliora la tollerabilità delle terapie e riduce il rischio di recidiva dopo una diagnosi di tumore trattabile. Particolarmente efficace risulta essere l’attività sportiva svolta in gruppo, preferibilmente attraverso attività piacevoli con una lieve competizione.

Per questo, nell’ambito della campagna ‘Vivo Bene’ per supportare il Piano Regionale Prevenzione, da tempo ormai la Regione Veneto si impegna per diffondere ampiamente la pratica motoria nella prevenzione e gestione delle malattie croniche.

Una pratica sempre più popolare è il Dragon Boat, antica disciplina orientale che coinvolge squadre di vogatrici o vogatori (una decina) su imbarcazioni leggere caratterizzate dal simbolo della testa di drago sulla prua. Uno studio condotto nel 2019 presso l’Università di Padova ha confermato che questa pratica sportiva è efficace nel migliorare la qualità della vita delle pazienti oncologiche. Particolarmente utili sono gli esercizi leggeri di allungamento muscolare, che favoriscono la riabilitazione del braccio dal lato dell’intervento e riducono il rischio di sviluppare linfedema (che attualmente colpisce oltre il 20% delle pazienti che hanno subito interventi chirurgici o radioterapici per il cancro al seno), condizione cronica e debilitante associata al gonfiore dell’arto superiore.

La Giunta regionale ha stanziato 50.000 Euro per sostenere il Dragon Boat come attività motoria per le Breast cancer survivors. Questo sostegno sarà indirizzato alle associazioni che promuovono i benefici dell’attività fisica e dello sport, offrendo alle donne operate al seno l’opportunità di praticare questa disciplina.

Diverse associazioni del territorio sono coinvolte nel progetto, con l’Associazione U.G.O. Unite Gareggiamo Ovunque onlus di Padova come capofila e poi Forza Rosa Donna 2000, Jesolo/Cavallino (VE); Trifoglio Rosa Mestre, Mestre Venezia; Pink Lioness in Venice, Venezia; San Donà Di Piave, San Donà di Piave (VE); Akea Rosa LILT-Treviso; Pink Darsena del Garda, Bardolino (VR); Brentane, Bassano del Grappa (VI).

Saranno organizzati eventi di lancio, open day e momenti informativi per sensibilizzare sia il pubblico che gli operatori sanitari sui benefici del Dragon Boat.

L’obiettivo è anche quello di promuovere la Giornata veneta del “Dragon Boat in rosa”, una competizione tra squadre regionali e nazionali. Questo evento servirà anche a mettere in rete le varie realtà locali e rendere questa pratica motoria accessibile a un maggior numero di donne.

Con il Veneto designato come Regione Europea dello Sport nel 2024, si rafforza l’impegno per investire nello sport, non solo a livello agonistico. Sono previsti finanziamenti per l’ammodernamento degli impianti sportivi, con un’attenzione particolare alle esigenze delle persone con disabilità.

Vi terrò informati tempestivamente sui bandi straordinari che si apriranno dedicati alla pratica sportiva.

Giornate dello Sport
News

||* NEWS *|| SCUOLA: VIA LIBERA ALLE GIORNATE DELLO SPORT NEL 2020, CONTRIBUTO REGIONALE DI 150 MILA EURO PER INCENTIVARE LA LIBERA INIZIATIVA DEGLI ISTITUTI

Da tre anni le Giornate dello Sport sono inserite nel calendario scolastico del Veneto, in tutti gli istituti di ogni ordine e grado, pubblici e paritari. Dal 28 al 29 febbraio 2020 sono in programma i prossimi eventi e la Regione conferma il proprio sostegno organizzativo e finanziario alla programmazione delle scuole stanziando 150 mila euro di contributi e definendo con una apposita delibera le linee guida e le modalità organizzative delle Giornate dello Sport per l’anno scolastico 2019-2020.

La Regione invita le scuole a promuovere l’attività sportiva non solo con approfondimenti interdisciplinari, ma anche dal punto di vista pratico, privilegiando la collaborazione con le società sportive dilettantistiche, in grado di fornire agli studenti percorsi sportivi a prezzi agevolati anche al di fuori delle Giornate dello sport. Un’attenzione particolare è riservata ai progetti che fanno conoscere gli sport invernali nei comprensori sciistici del Veneto. Proprio per favorire la pratica diretta dello sport le scuole possono organizzare l’attività sportiva ‘outdoor’ anche in periodi diversi da quelli indicati dal calendario scolastico: dal 7 gennaio fino alla chiusura degli impianti, per gli sport invernali; e dal 29 febbraio al 15 maggio per gli altri sport all’aria aperta.

Gli istituti scolastici avranno tempo sino al 31 ottobre per presentare i progetti delle Giornate 2020. I contributi regionali privilegeranno le iniziative ‘di rete’ che collegano più scuole, progetti inclusivi rivolti agli studenti con disabilità, accordi di collaborazione e di cofinanziamento tra scuole, associazioni sportive ed enti del territorio e, infine, progetti che prevedano il coinvolgimento diretto delle famiglie.

Il Veneto è stata la prima regione in Italia ad aver introdotto questa novità nel calendario scolastico e dopo tre anni di esperienza, che hanno visto la crescente partecipazione da parte delle scuole e progetti di qualità, la scelta non può che essere quella della conferma e del consolidamento di questa opportunità educativa, nella convinzione che lo sport non è solo salute e prevenzione, ma soprattutto educazione ai valori e strumento di inclusione, conoscenza e cultura. Attenzione viene rivolta ai progetti delle scuole che prevederanno iniziative educative contro la droga e il doping al fine di veicolare attraverso lo sport l’acquisizione  di competenze rivolte alla conoscenza di sé e delle proprie capacità, e quindi lo sport diventa strumento di benessere e di autoconsapevolezza, generatore di salute psicofisica e addestramento agli obiettivi e alle regole.

Nello scorso anno scolastico sono stati 329 i progetti finanziati dalla Regione Veneto (205 per gli sport vari e 124 per gli sport invernali) con il coinvolgimento di 590 mila studenti delle scuole di ogni ordine e grado, nelle sette province venete. Nell’anno scolastico 2017-18 i progetti finanziati erano stati 305, di cui 99 dedicati agli sport invernali. Nel primo anno di avvio della sperimentazione (2016-17) i progetti finanziati furono 298, di cui 80 dedicati agli sport invernali.