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Giugno 2023

empori solidarietà veneto
Sociale

Empori Solidarietà Veneto, nell’ultimo anno 150.000 persone aiutate con la distribuzione di oltre 6 milioni di kg di eccedenze alimentari

Secondo il “caso Italia” 2023 di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability, diffuso in occasione della decima Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, lo spreco del cibo nelle case italiane pesa 6,48 miliardi di Euro e oltre 9 miliardi pesa lo spreco di filiera, dai campi alle case.

Parlare oggi di sprechi alimentari non può che richiamare alla mente i numeri tremendi che ci ricordano quante persone nel mondo (11,7% della popolazione mondiale) soffrono di insicurezza alimentare grave, con un aumento di 207 milioni negli ultimi due anni.

Al fine di garantire a tutti il diritto all’alimentazione mediante la riduzione degli sprechi di cibo, la Regione del Veneto da diversi anni promuove il progetto della Rete degli Empori della Solidarietà, con cui si valorizza l’operato, da parte di Enti del Terzo Settore, di recupero e distribuzione degli alimenti in eccesso.

Oggi la rete è costituita da 27 gestori, per un totale di 28 empori distribuiti in 6 delle sette province del Veneto. Nel corso del 2022 hanno fornito assistenza a 150.583 persone in situazioni di bisogno grazie al recupero di 62.892 quintali di cibo in eccedenza e alla partecipazione di numerosi volontari e associazioni locali.

Il mondo che gira attorno a questa sfera della solidarietà rappresenta una delle migliori manifestazioni del nostro Veneto, per questo dobbiamo essere orgogliosi che fra le azioni messe in campo per partecipare alla battaglia contro lo spreco ci sia la solidarietà. Certamente non siamo di fronte a una risoluzione definitiva della questione della povertà, tuttavia questa è una testimonianza tangibile del significato dell’accoglienza e della generosità.

Da molti anni questo progetto fa parte delle strategie regionali per contrastare la povertà e promuovere l’inclusione sociale, offrendo in questo caso supporto a persone a rischio marginalità attraverso progetti su misura.

Nella pianificazione regionale e nel sistema integrato di interventi e servizi sociali a livello locale, il programma si rivela fondamentale affinché l’azione di solidarietà diventi anche un veicolo per garantire un’alimentazione sana e adeguata. Viene promosso in stretta collaborazione con l’organizzazione della prevenzione sanitaria e l’Arpav, quest’ultima focalizzata sugli aspetti ambientali riguardanti il riciclo e il riuso.

Gli empori rappresentano un servizio concreto ed efficace, uno strumento per individuare e sostenere le persone e le famiglie più vulnerabili. Non si limita poi alla distribuzione di cibo, ma costituisce un autentico sostegno per le fasce più deboli della comunità.

Anche nel Veneto purtroppo, accanto alle forme più conosciute di emarginazione emergono nuove situazioni di povertà che coinvolgono sempre più famiglie costrette ad affrontare da sole le proprie difficoltà. Con il supporto della rete degli empori si interviene per sostenere le persone e le famiglie assistite, attivando percorsi di inclusione sociale e agendo per ridurre le disuguaglianze sociali e prevenire l’insorgere di nuove forme di vulnerabilità.

La Regione Veneto sostiene la rete in modo determinate, l’ultimo finanziamento deliberato in modo specifico ammonta 900.000 Euro.

In questo ultimi anni la rete la rete degli empori si è sviluppata molto: dai 7 empori del 2015 si è passati ai 24 nel 2019. Nel 2020 la rete si è ulteriormente allargata a 26 Empori e nel 2021 si è raggiunto il numero attuale di 28 realtà.

Clicca qui per vedere l’elenco degli empori.

Sicurezza stradale

Sicurezza stradale: infrastrutture e sensibilizzazione

Sul tema della sicurezza stradale, l’impegno della Regione si è concretizzato in diversi ambiti di intervento.

Infrastrutture

Solo nel periodo 2016-2022, con la Legge 39/91 sulla sicurezza stradale sono stati più di 600 gli interventi finanziati dalla Regione in materia di sicurezza stradale e ammodernamento della rete viaria, con un investimento complessivo pari a 205.350.000 euro realizzato in partnership con le amministrazioni comunali. Sono state completate 117 nuove rotonde o miglioramenti alle intersezioni stradali, 212 nuovi tratti di piste ciclabili e percorsi pedonali. Sono stati effettuati anche 278 interventi per migliorare la sicurezza e riqualificare la rete stradale, inclusa la costruzione di nuove strade. Un risultato che si traduce in prevenzione, riducendo notevolmente la pericolosità dei tratti viari interessati.

Educazione e sensibilizzazione

L’impegno regionale si realizza anche e soprattutto attraverso un’azione orientata all’educazione e alla sensibilizzazione alla prevenzione degli incidenti stradali, soprattutto coinvolgendo i più giovani, ossia gli automobilisti di domani, attraverso progetti innovativi per lo sviluppo di nuove tecnologie atte al miglioramento della sicurezza stradale e azioni volte valorizzare collaborazioni e sinergie tra enti.

Lo scorso anno, ad esempio, è stato attivato il tavolo operativo (unico in Italia) tra Regione, Ufficio Scolastico regionale e concessionarie autostradali disciplinato da uno specifico Protocollo d’Intesa per la messa a sistema di attività formative rivolte agli studenti del territorio regionale: il tavolo tecnico si è riunito con cadenza mensile e ha già definito un programma formativo da presentare alle scuole superiori tramite l’Ufficio scolastico regionale.

Veneto per la Salute

Nell’ambito del Piano Regionale Prevenzione (2020-2025) si aggiunge il protocollo d’intesa “Veneto per la Salute”, sottoscritto da Regione, Ufficio scolastico regionale e altri enti, all’interno del quale sono presenti programmi specifici che promuovono, ancor prima che la sicurezza, la salute dei nostri giovani attraverso una scuola che diventi un ambiente favorevole all’adozione di stili di vita salutari, prevenendo e contrastando l’uso di sostanze e l’abuso di farmaci, promuovendo al contempo la diffusione di una cultura della sicurezza e della mobilità sostenibile.

Per quanto riguarda la sicurezza stradale, i dati regionali di incidentalità confermano l’efficacia delle politiche intraprese e una tendenza in progressiva riduzione: dopo un aumento attorno ai primi anni 2000, si registra ora un trend in diminuzione, passando da 33,2 incidenti stradali ogni 1.000 abitanti nel 1991 a 25,5 nel 2021.

Vivi Bene Veneto

Teniamo sempre presente che solo promuovendo la cultura della sicurezza educhiamo i nostri giovani a essere cittadini migliori, capaci di rispettare sé stessi, gli altri e la stessa comunità; fondamentale è dunque orientare l’azione di sensibilizzazione verso i giovani, evitando un atteggiamento di imposizione e di paura ma, al contrario, puntando a coinvolgere e responsabilizzare le nuove generazioni, con un approccio moderno con il quale hanno più confidenza.

Proprio in quest’ottica si è sviluppata l’ultima iniziativa, in ordine di tempo, lanciata dalla Regione: il concorso di idee per l’attuazione di una campagna di sensibilizzazione in materia di sicurezza stradale, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e alle scuole di formazione professionali. Il concorso si proponeva di creare consapevolezza nei ragazzi delle scuole invitandoli a realizzare contenuti sul tema con tre concetti, libertà, responsabilità, sicurezza.

La risposta degli studenti c’è stata, hanno realizzato brevi messaggi sulla prevenzione stradale, facendo emergere comportamenti giusti/sbagliati. I progetti premiati li trovate qui.

Piloti di Marca

All’impegno regionale si aggiungono iniziative territoriali come quella recentemente avviata dall’ULSS2 con il progetto “Piloti di Marca”, a fronte di bilanci ancora pesanti in tema di incidenti stradali, soprattutto tra i giovani.

Con il coinvolgimento di otto autoscuole del territorio, ci si è posti l’obiettivo di fare prevenzione, sensibilizzando i giovani sulla sicurezza e sul pericolo dell’abuso di alcol e droga, attraverso una riflessione sul valore della responsabilità per sé e per gli altri. Per dare maggiore forza al progetto, sono stati coinvolti anche tre testimonial che vivono sulla loro pelle e raccontano ai futuri utenti della strada le conseguenze provocate da un incidente.

Lifestyle, Sociale

Giornata Mondiale Senza Tabacco, manteniamo l’allerta

I numeri riguardanti il consumo di tabacco in Veneto sono in discesa, ma non possiamo permetterci di essere meno vigili, specialmente considerando l’aumento costante dell’uso di alternative alla classica sigaretta, come ad esempio la sigaretta elettronica. Questa nuova tendenza vede per protagonisti soprattutto donne e giovani, spinti dalla convinzione che non comporti alcun pericolo per la salute.

Se guardiamo i dati raccolti dal Sistema di Sorveglianza PASSI, nel 2022 meno di un quarto (22%) della popolazione veneta di età compresa tra i 18 e i 69 anni ha dichiarato di essere attualmente fumatore, dato simile al valore medio nazionale (24,5%, sorveglianza PASSI 2020-2021), con un’abitudine nei maschi maggiore rispetto alle donne (26% vs. 18%). Dal 2008 al 2014, la quota di fumatori veneti ha mostrato una riduzione tra il 2008 ed il 2014, per poi stabilizzarsi negli anni successivi. Nel 2022, la percentuale di quindicenni che dichiara di avere fumato negli ultimi 30 giorni è stata del 17% nei maschi e del 31% nelle femmine, un po’ più basso rispetto al dato nazionale (20% maschi e 29% nelle femmine).

I quindicenni che dichiarano invece di non aver mai fumato nella loro vita 62%, in aumento rispetto al 2018 (55%). Infine, i ragazzi che dichiarano di fumare quotidianamente sono il 6,9% nei quindicenni, in diminuzione rispetto agli anni precedenti (13,7% nel 2014, 8,6% nel 2018), e il 7,9% nei diciasettenni. Nelle ultime due rilevazioni la percentuale di tredicenni che fumano quotidianamente risulta ridotta a valori inferiori all’1%.

Per quanto riguarda invece la fascia 0-2 anni, va rilevato che nel 2022 il 3,5% delle mamme partecipanti alla sorveglianza in Veneto ha riferito di avere fumato in gravidanza, uno dei dati più bassi in Italia, quasi la metà del dato nazionale (6,4%), ma le donne tendono a riprendere a fumare allontanandosi dalla data del parto, in linea con il dato nazionale. Si osserva una minore frequenza di fumatori nella popolazione di 50-69 anni (18%), mentre le maggiori percentuali si osservano nella fascia di età più giovane di 18-24 anni (27,8%).

Secondo i dati, sono le ragazze a fumare di più (22%, a fronte del 16% dei ragazzi). E sono sempre le ragazze a fare il primo tiro o svapo, sia per sigaretta tradizionale (33,8% femmine vs. 22,3% maschi), sia per sigaretta elettronica (41% vs. 37%), sia per l’uso di prodotti al tabacco riscaldato (35,5% vs. 21,8%). Soltanto il 3% dei ragazzi fuma solo sigarette di tabacco, il 6% sigaretta elettronica e la maggioranza combinazioni tra i diversi tipi.

Per questo risulta fondamentale, nell’impegno regionale a promuovere corretti stili di vita, concentrare progetti di sensibilizzazione contro il fumo nell’ambito scolastico, rendendo sempre più consapevoli i ragazzi dei rischi per la salute che queste abitudini comportano. Ma anche coscienti dei molti gesti quotidiani di cui possono rendersi responsabili fin da piccoli per curare la propria salute, instaurando abitudini che contribuiscono al proprio benessere.

 

Le iniziative promosse dalla Regione Veneto

Proprio all’interno delle iniziative promosse dalla Regione, in collaborazione con le scuole e la comunità, si inserisce l’evento svoltosi il 31 maggio 2023 a Treviso, con la premiazione delle classi vincitrici di 2 iniziative che fanno parte di alcuni programmi regionali annuali identificati come pratiche raccomandate per promuovere il benessere, rivolti alle scuole che fanno parte della Rete Regionale di Scuole che Promuovono Salute sulle tematiche della promozione della salute e dei corretti stili di vita:

SMOKE FREE CLASS: un progetto di prevenzione del tabagismo, che si realizza attraverso un concorso che richiede di rimanere “smoke free” per 6 mesi scolastici. Durante questo periodo vengono discussi, con gli insegnanti di riferimento, argomenti relativi al fumo di tabacco e compilate mensilmente le Schede di Monitoraggio e il Diario di Classe.

1 KM AL GIORNO: un’iniziativa regionale nata nel 2021 dalla collaborazione della Direzione Prevenzione con gli Uffici Scolastici Regionale e Provinciali, per la promozione di stili di vita attivi nei ragazzi preadolescenti e adolescenti, al fine di migliorare la frequenza e la qualità del movimento, venuto meno durante il difficile periodo emergenziale. Le classi partecipanti si impegnano a camminare per 1 km almeno una volta al giorno per più giorni possibili durante l’anno scolastico. Al termine dell’iniziativa, le classi che risultano avere praticato il km anche se non ogni giorno, ma costantemente per tutta la durata del concorso, partecipano a una lotteria regionale per l’estrazione delle classi vincitrici.