Chi si prenderà cura di … quando io non ci sarò più? È la domanda che angoscia chi si prende cura delle persone più care: figli, genitori, fratelli o altri congiunti. Considerazioni che comportano forti aspetti emotivi. Come puoi assicurarti ad esempio che tuo figlio viva in modo sicuro e confortevole e sia accudito con amore, come lo desideri?
La Giunta Regionale del Veneto ha approvato gli indirizzi di programmazione e lo stanziamento per l’attuazione degli interventi a favore delle persone con disabilità grave e prive del sostegno familiare. Lo scorso anno uno specifico decreto ministeriale, riferito alla programmazione del 2023, ha previsto 6 milioni 377 mila 180 Euro, portando a 44 milioni 623 mila 260 euro le risorse annuali stanziate in quest’ambito in Veneto dal 2016: un provvedimento di sostegno alla disabilità che si occupa di garantire assistenza anche quando le persone non possono più contare sull’affetto e sull’aiuto dei propri familiari.
Per persone con disabilità grave, tra i 18 e i 64 anni, il programma “Dopo di noi” rappresenta un percorso di emancipazione dalla famiglia di origine e di deistituzionalizzazione. Introdotto da una legge del 2016, offre misure di assistenza, cura e protezione per coloro la cui disabilità grave non è causata dall’invecchiamento o da malattie senili. Questo programma è rivolto a persone che non hanno più un riferimento familiare, sia perché hanno perso entrambi i genitori, sia perché i genitori non sono più in grado di fornire il supporto necessario.
Le risorse messe a disposizione permettono una graduale presa in carico delle persone con disabilità, rispettando le loro intenzioni e, quando possibile, la volontà dei genitori o dei tutori. Si tratta di progetti personalizzati, di pari opportunità e reti di partenariato, di autodeterminazione e scelta, di qualità della vita, valutazione multidimensionale e multiprofessionale.
In Veneto, i progetti “Dopo di noi” sono iniziati nel 2018 e sono in continua crescita. Dal loro avvio fino alla fine del 2023, sono stati attivati 221 progetti, coinvolgendo 104 enti gestori e 106 reti di partner. Hanno partecipato 1.124 persone, per un totale di 94.350 giorni di presenza. Sono progetti pubblici che insieme alle Associazioni sono in grado di rasserenare l’angoscia di genitori e di familiari che vedono giungere il momento in cui non sono più in grado di affiancare il loro congiunto.
La misura è rivolta alle persone con disabilità grave; viene elaborato un progetto individuale che darà l’avvio al percorso di emancipazione dalla famiglia di origine, o dalla condizione di vita presso i servizi residenziali.
Tra i vari progetti, possono essere finanziati percorsi programmati per supportare l’uscita dal nucleo familiare di origine e la deistituzionalizzazione, con interventi che favoriscono la domiciliarità e mirano a raggiungere il massimo livello di autonomia possibile. Questi interventi includono la realizzazione di innovative soluzioni abitative e la possibilità di contribuire ai costi di affitto, coprire le spese per l’adeguamento dell’ambiente domestico e, in via residuale, per la domotica. Sono inoltre previste soluzioni abitative come “Gruppi appartamento” o Co-housing.