Economia, Sanità, Sociale

COMUNITÀ INCLUSIVE, DOVE MINORI O ANZIANI, DISABILI O POVERI, NON SIANO LASCIATI SOLI

Il lockdown ha fatto emergere la realtà di molti anziani che non avendo necessità manifestate non erano seguiti dai servizi. Anche a questi durante la fase acuta della pandemia, enti e associazioni hanno saputo dare risposte concrete, cogliendone i bisogni.

Il buon cammino continua: si rinnoveranno le politiche regionali e i Piani di zona dei Comuni a favore dei servizi residenziali e semiresidenziali per anziani e disabili, di tossicodipendenza, di salute mentale e in generale i servizi socio-sanitari territoriali. Tutte esperienze queste che guideranno la programmazione di nuovi servizi sociali e iniziative che, anche nell’ambito delle politiche per la Famiglia, facciano sentire che l’Istituzione pubblica è presente.

Il sostegno alla genitorialità è questione economica, ma ancor di più una visione culturale, i figli sono il vero patrimonio sociale di una comunità.

La Regione Veneto nel 2019 ha approvato le linee guida dei piani di zona dei servizi sociali e socio-sanitari 2020-2022

che individuano le 6 aree di intervento per la pianificazione territoriale dei servizi sociali:

  • famiglia e minori
  • anziani
  • disabili
  • dipendenze
  • salute mentale
  • povertà e inclusione sociale (novità rispetto alle precedenti programmazioni).

Problemi complessi come l’invecchiamento, le difficoltà delle famiglie, le dipendenze e la salute mentale richiedono piani di intervento mirati, in linea con la programmazione regionale e che facilitino processi di inclusione, aggregazione e partecipazione. Obiettivi e risorse per attuare misure di:
sostegno al reddito e di contrasto alla povertà

  • permanenza a domicilio dei non autosufficienti
  • sostegno ai minori e agli adolescenti in condizioni di disagio
  • interventi per conciliare i tempi di vita e di lavoro in aiuto alle famiglie
  • contrasto alle varie forme di dipendenza
  • integrazione delle persone più fragili e dei migranti.
Festa delle Tradizioni

 

Adulti Disabili

In questi anni, le strutture semiresidenziali e residenziali sono state potenziate con maggiori risorse da un lato per garantire la sostenibilità della gestione dei servizi e dall’altro, con il bilancio 2020, per aumentare la disponibilità di posti.

Un nuovo sostegno per le famiglie dei disabili è stato avviato all’inizio di quest’anno in via sperimentale nelle comunità alloggio per disabili che metteranno a disposizione un posto in più per ospitalità di emergenza o per periodi programmati di durata limitata, andando così incontro alla famiglia che assiste il congiunto disabile.
Per sviluppare il “Dopo di Noi”, ovvero iniziative di autonomia abitativa e occupazionale per le persone con gravi disabilità prive del sostegno della famiglia e delle reti parentali, negli ultimi 3 anni sono state avviate nuove progettualità che mirano a promuovere nel territorio progetti di rete che coinvolgano servizi pubblici e associazionismo privato, famiglie e comuni.

Anziani non autosufficienti

Negli ultimi cinque anni la Regione ha aumentato le risorse destinate ai servizi residenziali per i non autosufficienti che sono cresciute di 32 milioni di euro, corrispondenti a circa 1.800 posti in più, l’equivalente di 15 “RSA” (case di riposo) da 120 posti.
Questo serve anche a preparare il processo di riforma della RSA con l’obiettivo di ridefinire il sistema dell’assistenza residenziale per chi non è più in grado di vivere autonomamente. In tal senso, il Bilancio 2020, già approvato, prevede una spesa di 25 milioni di euro in più rispetto al 2019 da destinare prioritariamente per i servizi residenziali per anziani.
Altri servizi per anziani sono:

  • Assegni di domiciliarità per chi è assistito a casa.
  •  Progetti di vita indipendente
  • Servizio di telesoccorso/telecontrollo.
  •  Ricoveri temporanei di sollievo a sostegno delle famiglie dei malati di SLA.
  • Assistenza agli ex degenti degli ospedali psichiatrici.

Fondo di rotazione per interventi alle strutture per anziani

Negli anni sono stati messi a disposizione oltre 30 milioni di euro per adeguare e ammodernare le strutture per anziani.

Sanità senza barriere per i non udenti e assistenza scolastica per 1.000 allievi con problemi sensoriali

Nel 2018 il Consiglio Regionale ha approvato una tra le leggi più avanzate in Italia per l’inclusione sociale delle persone con disabilità sensoriale e per l’adozione della Lingua dei Segni (LIS) nei servizi pubblici sanitari, scolastici e media televisivi.
L’assistenza scolastica, inoltre, interessa circa 1.000 studenti seguiti da mediatori esperti nel linguaggio dei segni, dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori, per un totale di 314 mila ore di accompagnamento scolastico.

 

Con i rappresentanti dell’ENS Ente Nazionale Sordi di Treviso.

Invecchiamento Attivo  

Promuovere una nuova cultura della “terza età” è stato l’obiettivo della nuova legge approvata dal Consiglio Regionale che affronta la dinamica demografica con un diverso approccio.
Gli anziani sono sempre più una risorsa e non un “problema”. In una regione come il Veneto dove l’aspettativa di vita media è di oltre 84 anni e dove, entro il 2030, un quarto della popolazione avrà più di 65 anni e ci saranno 200 anziani ogni 100 giovani, dare valore all’apporto sociale e comunitario della terza e della quarta età consentirà di cogliere le energie positive di cittadini attivi, detentori di conoscenze, abilità e risorse sociali e culturali per l’intera società.
Investiremo in occasioni formative, progetti di comunità e rimborsi spese agli ‘over 65’ che si impegneranno in attività di utilità sociale, come “nonni vigile”, guide ambientali e culturali, accompagnatori di disabili o persone in difficoltà, animatori di turismo sociale, promotori di reti di volontariato e di vicinato; tutte iniziative all’insegna della sostenibilità e dell’inclusione sociale.

PROGETTO STACCO (Servizio Trasporto e Accompagnamento): si tratta di un servizio di trasporto per persone non autosufficienti, anziane, disabili o con difficoltà di reddito, sostenuto da volontari che garantiscono il servizio di accompagnamento “a chiamata” per visite mediche, terapie, pratiche burocratiche.
La Regione contribuisce alle spese vive di carburante e manutenzione dei mezzi, a tutto il resto pensano i volontari e le loro associazioni.
In Provincia di Treviso il Progetto è sviluppato dal Volontarinsieme–CSV Treviso e della rete fanno parte, tra gli altri:

  • Amici del Centro sociale Piazzoni Parravicini – Vittorio Veneto
  •     La Fonte – Fontanelle
  •     Il Nettuno – Conegliano
  •     Filo d’argento – Vittorio Veneto
  • Con.t.e.a. – Conegliano
  •     Ass. Pensionati Anziani e Volontariato  San Fior

…e tanti altri volontari.

 

Dipendenza da cellulare,

insulti, umiliazioni e violenze rappresentano il bullismo nella sua versione cibernetica, tramite chat, web e social. Situazioni sempre più presenti in Veneto nell’esperienza di vita di bambini, ragazzi, adolescenti e giovani. La Regione Veneto ha avviato azioni per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo per aiutare a prevenire, a educare al rispetto dell’altro e per assicurare a tutti i bambini e i ragazzi il diritto di crescere e di essere sé stessi, senza il rischio di subire condizionamenti e vessazioni da parte di compagni violenti.

Approvata la legge che offre ai genitori aiuti concreti alla famiglia per la crescita dei figli

In questi due lunghi mesi di lockdown le famiglie si sono rivelate ancora di più centro fondamentale della nostra società: con le scuole chiuse, i genitori hanno dovuto fare sacrifici enormi per il bene dei propri figli, dedicando loro tempo, energie e denaro. In un momento come questo, quindi, l’approvazione della nuova legge per la famiglia assume un valore ancora più importante: la famiglia sarà accompagnata in ogni passo e ai genitori verrà offerto aiuto economico e pratico, con servizi idonei che li aiuteranno nella gestione del loro piccolo mondo.
La nuova legge promuove un sostegno per le famiglie che, così, non verranno mai lasciate sole ad affrontare le difficoltà. I bambini vengono seguiti passo passo, da prima ancora della nascita: è infatti istituito un assegno prenatale per fronteggiare i costi legati alla gravidanza e ai primi mesi di vita. Viene inoltre avviato in forma sperimentale, il progetto “Nidi Gratis”, per azzerare le rette di frequenza.
Tra le molte novità, vengono individuate apposite premialità nei bandi per l’assegnazione di contributi a favore di progetti per la conciliazione lavoro-famiglia. Sono inoltre istituiti fondi per i minori orfani di uno o entrambi i genitori, così come per famiglie monoparentali o con genitori separati o divorziati in difficoltà economica, e per i Comuni che attiveranno progetti verso le famiglie con parti trigemellari o con più di 4 figli.

Corsa in Rosa
Fiera di Godega
Presidente Zaia - Festa di Comunità, Orsago
La Nostra Famiglia
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