Cultura
Durante il periodo di chiusura forzata abbiamo riacceso il desiderio di stare all’aria aperta, passeggiare, correre in bicicletta, instaurare un nuovo rapporto con la natura e il paesaggio.
Siamo ancora più consapevoli di vivere in un territorio da tutelare e valorizzare per l’opportunità che ci offre di migliorare la qualità di vita di tutti noi.
Molto è stato fatto, nuove idee e progetti non mancano: abitanti da proteggere, percorsi ciclopedonali lungo i corsi d’acqua e le principali vie di transito da collegare, realizzare, vivere. Eccone alcuni esempi!
I percorsi ciclo-pedonali, molto apprezzati dai cittadini, stimolano gli enti locali a mantenere alta l’attenzione a favore di queste infrastrutture, a sostenere il completamento dei percorsi in essere e a collegare i principali centri cittadini. È un bel modo di pensare al territorio, perché si valorizzano le risorse ambientali, culturali, turistiche, produttive, sportive ed enogastronomiche, integrando le nuove programmazioni con le progettazioni già esistenti. Il coordinamento istituzionale consente di ottimizzare le risorse necessarie e di poter accedere, anche in modo integrato, ai programmi comunitari, nazionali, regionali e locali disponibili per questi progetti.
Giramonticano
Si tratta di un interessante itinerario naturalistico ciclopedonale lungo il fiume Monticano che interessa i comuni di Fontanelle, Oderzo, Motta di Livenza e Gorgo al Monticano.
Finanziato dalla Regione Veneto con un contributo di € 749.700 su 882.000 euro complessivi, costeggia in gran parte il fiume Monticano per una lunghezza complessiva di circa 40 km. Il percorso si snoda sugli argini e sulle strade vicinali del fiume al fine di scoprire il territorio più ameno circostante.
Percorso lungo il torrente Cervada
5 km di percorso ciclopedonale sono stati realizzati lungo il torrente Cervada a San Vendemiano.
Una grande rete da Conegliano fino a Motta Di Livenza
In un’ottica di valorizzazione di un territorio paesaggisticamente interessante e dell’economia della mobilità lenta, è possibile collegare i vari centri abitati completando il GiraMonticano con il tratto da Conegliano, Mareno di Piave, Vazzola fino a Fontanelle, e ultimare anche il collegamento del percorso lungo il Cervada, nei tratti di San Vendemiano e Mareno di Piave per congiungerlo a quello già esistente del GiraMonticano.
Ancora: realizzare il collegamento del GiraMonticano con il GiraLivenza.
Il fine è promuovere una rete di percorsi ciclopedonali anche secondo la programmazione dei comuni, come ad esempio stanno facendo quelli di Motta di Livenza, Cessalto, Salgareda e Ponte di Piave per collegare i territori comunali compresi tra i fiumi Livenza e Piave.
La Pista Ciclabile lungo la “Cadore Mare” a Codognè, Fontanelle e San Vendemiano
L’impegno della Regione Veneto e del Presidente Luca Zaia per realizzare la pista ciclabile lungo la Strada Provinciale 15 Cadore Mare a Codognè è sempre rimasto alto. Due anni fa il Presidente Zaia e l’allora amministratore delegato di Anas hanno firmato un Accordo Programmatico che prevedeva una serie di azioni per garantire una migliore fruibilità delle principali strade venete, assicurando adeguati investimenti per riqualificarle, ammodernarle, potenziale e metterle in sicurezza.
L’accordo è stato firmato dal Governo a gennaio 2020 e comprende la S.P. 15 “Cadore Mare” per la quale sono stati destinati 10 milioni di euro per il 2021, a favore del tratto compreso tra i comuni di Fontanelle, Codognè e San Vendemiano.
I lavori permetteranno di mettere in sicurezza l’abitato, risanare i cedimenti della scarpata e al contempo creare il collegamento ciclopedonale a Fontanelle, Codognè, Saccon (San Vendemiano), permettendo di arrivare in bicicletta fino a Conegliano.
Il mio e il nostro impegno sarà rivolto a seguire lo sviluppo di questo importante progetto che, con l’accordo Regione Anas, dà soluzione a una problematica sentita dai cittadini.
Una chance di far conoscere al mondo il meglio del made in Italy: il made del Veneto. Valorizziamo l’iscrizione Unesco assicurando la conservazione dei valori del sito, promuovendo un turismo di qualità.
Gastronomia, eccellenze industriali, artigianato e servizi
Non solo mondo agricolo. Esistono eccellenze dal punto di vista industriale manifatturiero: acciaio, legno, tessile e prodotti per l’edilizia. Aziende che frequentano i mercati in ogni parte del mondo e che possono con orgoglio passare dal “near Venice” a “colline patrimonio dell’Umanità”. Dentro a questo racconto culturale, storico e ambientale c’è una reputazione di innovazione e di bellezza che ci rappresenta con serietà e vivacità. Spumeggiante, per così dire.
E l’artigianato? È il nostro modello più riuscito. Piccole e microimprese ad alto contenuto artistico o tecnologico e fornitori di servizi alla persona.
La nuova legge Regionale sull’Artigianato
Votata all’unanimità in Consiglio Regionale, questa legge porta con sé un’innovazione, ossia il riconoscimento della figura del Maestro Artigiano, un titolo che da oggi può essere spendibile per l’imprenditore artigiano.
Offerta formativa specialistica di alto profilo
Motivo di orgoglio è dato dalla formazione ad hoc fornita dai Centri di Formazione professionale e dai percorsi di formazione terziaria degli Istituti Tecnici Superiori del Turismo. Nell’anno scolastico 2016/2017 circa il 13% degli studenti era iscritto alle scuole superiori a indirizzo turistico. Nello stesso anno accademico, nell’Ateneo di Padova erano attivi tre corsi di laurea di primo livello in Progettazione e gestione del turismo culturale, in Storia e tutela dei beni artistici e musicali e in Scienze e Cultura della Gastronomia e della Ristorazione. Anche Ca’ Foscari a Venezia ha attivato due corsi, uno orientato alla conservazione al restauro e l’altro alla gestione e valorizzazione del patrimonio artistico-culturale. Completano l’offerta formativa i master di primo e secondo livello.
Per l’anno 2018/2019 Padova offre il master in “Design dell’offerta turistica”, mentre Ca’ Foscari in “Cultura del cibo e del vino” al fine di promuovere l’eccellenza “Made in Italy” e “Economia e gestione del turismo”. Conegliano è sede della prima Scuola enologica d’Italia costituita nel 1876 dall’intuizione di Antonio Carpenè. La Facoltà di Agraria di Padova ha sviluppato negli anni l’offerta didattica, scientifica e di ricerca nel campo viticolo ed enologico del Campus di Conegliano.
Oggi questi giovani hanno maggiori opportunità di svillupare nel loro territorio le loro competenze. Potranno fare esperienze internazionali e riportare conoscenze, saperi ed esperienze nella propria terra.
Formazione terziaria professionalizzante
In alternativa all’università, dopo la scuola superiore è possibile proseguire attraverso gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), scuole ad alta specializzazione tecnologica chiamate anche Academy, nate per rispondere all’esigenza delle imprese di avere figure specializzate che posseggano nuove e più raffinate competenze operative e tecnologiche. In Veneto circa l’82,5% dei diplomati nelle Academy per “super tecnici” ha trovato occupazione entro 1 anno, con punte che superano anche il 90% nell’indirizzo del turismo. Buon per loro e per le aziende che ne avevano assoluto bisogno!
Startup
Sono state avviate startup per incoming turistico, strettamente connesse allo sviluppo turistico, formativo ed educativo. Si apriranno nuove opportunità per chi vuole realizzare il proprio sogno in un settore in forte crescita come quello della ristorazione e per le piccole attività, quali negozi di artigianato e prodotti locali, che rappresenteranno una grande opportunità per valorizzare il territorio con prodotti culturali propri. In quest’area anche i centri storici delle nostre cittadine, che tendono a soffrire la chiusura di attività commerciale, possono ritrovare una nuova rivitalizzazione e una propria identità.
Formazione per le guide e le “cicloguide”
Verrà fornita anche la formazione per le guide e verranno elaborati progetti ad hoc per sviluppare una vera e propria cultura dell’accoglienza (in provincia di Treviso nel 2017 erano iscritti negli elenchi provinciali delle professioni turistiche: 220 accompagnatori turistici; 81 guide turistiche; 44 guide naturalistico-ambientali; 5 animatori turistici). Stanno nascendo percorsi di formazione per ottenere il patentino di cicloguida, una figura che accompagnerà le migliaia di turisti che arriveranno in bici per scoprire le nostre colline. Si creeranno percorsi con punti di osservazione, saremo pronti a recepire le innovazioni promosse dalla ricerca scientifica – contando sul polo enologico di Conegliano – che renderanno i giovani agricoltori preparati e attenti alla conservazione delle specificità di valore.
Le Pro Loco
Nuove opportunità di sviluppo sociale saranno incoraggiate attraverso l’attività delle molte associazioni, in primis le Pro Loco, che tengono vivi i piccoli paesi promuovendone tradizioni, enogastronomia, folclore, cultura, storia e natura.
Albergo Diffuso
Diventare patrimonio UNESCO pone l’attenzione su come e cosa si costruisce, non di certo per bloccare l’iniziativa economica, ma per cogliere l’occasione e stimolare un recupero intelligente e bello, rispettoso dell’ambiente e del paesaggio. Per questo, il Consiglio Regionale ha approvato un norma che ha l’obiettivo di recuperare ciò che oggi abbiamo nelle nostre colline, farlo diventare un modello di accoglienza che mantiene forte la nostra identità. Abbiamo casali, fienili o ricoveri attrezzi non più funzionali alle esigenze agricole, possiamo dare vita a strutture (ristoranti, sale per degustazioni,…) che rappresentano il cuore della nostra tradizione non solo vinicola ma anche lattiero-casearia, fornedo così anche grandi opportunità di divulgazione delle nostre produzioni agroalimentari.
L’ultimo passo dell’importante opera di riforma del Veneto in ambito culturale è avvenuto con la nuova Legge quadro sulla cultura, una strategica manovra di ammodernamento legislativo che alleggerisce la ‘vecchia’ normativa del settore, ormai non più in linea con le esigenze culturali della società veneta, uniformandola all’attuale quadro legislativo, nazionale ed europeo.
Per sostenere lo sviluppo di tutte le forme di cultura
L’obiettivo è stato quello di dotarci di una normativa che favorisca un’efficace azione di governo e rendere maggiormente godibile il patrimonio e le iniziative regionali, anche con lo scopo di dare un nuovo valore economico, di occupazione e di crescita.
La ricchezza è di avere in ogni comune decine e decine di associazioni, fra cui quelle culturali che spesso affiancano le Amministrazioni nella progettazione e realizzazione di eventi. Il lavoro stesso degli Istituti Scolastici è uno straodinario fermento con ricadute, come possiamo ben immaginare, sull’occupazione di qualità.
Fondi Europei
In questa direzione già da alcuni anni ci stiamo muovendo concretamente attraverso l’utilizzo dei Fondi europei destinati alle imprese culturali, creative e dello spettacolo, consapevoli che il Veneto dispone di uno straordinario bagaglio artistico, storico, identitario e culturale, che, insieme agli eventi di qualità, genera ricchezza e lavoro, diretti e indiretti, essendo elemento chiave per turismo, industria, servizi, attività produttive.