I risvolti positivi sulla salute, sull’occupazione, sulla crescita economica e sullo sviluppo complessivo della società veneta
Tradizionalmente sviluppatosi come attività sportiva agonistica, sempre più lo sport viene praticato come semplice attività fisica nel tempo libero, come momento di svago e come fonte di benessere fisico.
Carta etica dello sport
Il Consiglio Regionale nel 2017 ha approvato la Carta Etica dello sport veneto, secondo la quale si incoraggia il rispetto per gli avversari oltre che per se stessi, il rifiuto di ogni forma di discriminazione nell’esercizio dell’attività motoria e sportiva, l’adozione di sani stili di vita, l’opposizione all’utilizzo di mezzi illeciti e scorretti.
Finanziamenti per impianti sportivi
Ogni anno vengono finanziati interventi finalizzati al miglioramento del patrimonio impiantistico sportivo regionale, in particolare a favore dei Comuni che possono accedere a contributi per realizzare lavori di adeguamento, completamento e riqualificazione degli impianti comunali.
Contributi per manifestazioni sportive
Grande attenzione è posta alla pratica sportiva vera e propria anche mediante l’assegnazione di contributi per sostenere l’organizzazione di manifestazioni sportive e promuoverne la pratica tra i cittadini. L’interesse si estende anche attraverso specifici programmi di promozione dello sport nelle scuole in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, il CONI, e tutti gli altri enti competenti.
Diritto allo sport, anche agonistico, per tutti
Inoltre, la Regione assicura il proprio sostegno a favore degli atleti diversamente abili con azioni rivolte alla più ampia partecipazione a manifestazioni sportive e ad eventi specifici.
Economia dello sport
I dati sulle spese delle famiglie forniti dall’Istat ci dicono che la spesa delle famiglie venete per lo sport è di circa 500 milioni di euro all’anno, pari allo 0,3% della spesa totale, e comprende i costi per praticare attività sportive, acquistare attrezzature e accessori per lo sport e partecipare a eventi sportivi.
Imprese ed export
Per quanto riguarda la produzione e la vendita di prodotti sportivi, sono attive in Veneto circa 3.000 aziende che generano un indotto di circa 2 miliardi di euro, pari allo 0,7% dei ricavi totali in regione. Il volume delle esportazioni è di circa 1 miliardo che, se confrontato con il valore di 650 milioni delle importazioni, dà una saldo di circa 350 milioni di euro.
Il turismo sportivo rappresenta circa il 15% delle vacanze per piacere e svago, con una spesa media giornaliera pro capite per il soggiorno superiore a quella per vacanze generiche.
Lo sport, però, non fa bene solo alla salute o alla forma fisica, ma anche all’economia. Basti pensare alla crescita delle imprese del settore negli ultimi cinque anni. Nella sola provincia di Treviso nel terzo trimestre del 2018 erano 475 le imprese sportive attive, in aumento del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2017 e del 19,9% rispetto al 2013.
Tanto sport in provincia di Treviso
La provincia di Treviso ha ospitato eventi e gare di livello nazionale e internazionale, anche grazie all’attività di numerose associazioni sportive locali che operano a favore dello sport giovanile, dei grandi eventi e della pratica agonistica e amatoriale.
Con riferimento allo sport come strumento di tutela della salute, la Regione ha attivato una serie di monitoraggi su campioni di popolazione, sia in età scolare che nella maggiore età, al fine di valutare il livello di sedentarietà e le sue caratteristiche nella popolazione.
I risultati del lavoro delle scuole, dei comuni e associazioni
Nella pubblicazione della Regione Veneto “Lo Sport nel Veneto – Un’indagine a 360°” Anno 2019 evidenzia che in Veneto il 14% dei bambini risulta non attivo contro il 18% della media nazionale, il 42% fa almeno un’ora di attività sportiva strutturata per due giorni a settimana (contro una media del 34% a livello nazionale).
Solo il 20% ha la TV in camera contro il 44% nazionale, il 33% guarda la TV o gioca ai videogiochi per più di 2 ore al giorno contro il 41% nazionale; 1 bambino su 4 (24%) va scuola a piedi o bicicletta contro circa 1 su 3 (27%) in Italia.
Complimenti alla nostra gente.