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Sanità, Sociale

La salute dei bambini nei primi 1.000 giorni di vita. I numeri e l’impegno del Veneto con Programmi specifici e Piano Regionale di Prevenzione 2020-2025

Per monitorare gli indicatori chiave utili ad aviare la programmazione sanitaria di percorso nascita e salute del bambino nei suoi primi 1.000 giorni di vita, il Ministero della Salute ha attivato il secondo “Sistema di Sorveglianza 0-2 anni sui principali determinanti di salute del bambino”, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

Si tratta di un’attività di presidio della sanità per migliorare azioni e comportamenti quali la corretta assunzione di acido folico, l’astensione da fumo di tabacco e alcolici durante la gestazione e l’allattamento, l’adesione all’offerta vaccinale, l’allattamento, la posizione corretta in culla, la protezione dall’esposizione agli schermi e la lettura precoce in famiglia.

 

Le mamme e i bambini del Veneto

Dalla relazione è emerso quanto oggi in Veneto le mamme siano accorte in gravidanza, con un minor consumo di alcool e tabacco, che l’allattamento al seno è sopra la media nazionale e che c’è sempre più attenzione alla sicurezza del bambino in casa e in auto. Anche per quanto riguarda l’assunzione dell’acido folico (95,3%), le mamme venete si sono distinte.

In totale sono state coinvolte 35.550 mamme di 18 regioni; 1.768 le mamme venete, reclutate presso i Centri Vaccinali con un alto tasso di adesione: il 96,6%. Il 44% di loro aveva un’età superiore ai 34 anni. Sensibilmente più basse delle relative medie nazionali sono state le percentuali di mamme venete con titolo di studio non oltre la licenza media (9,3% Vs. 14,7%) e con difficoltà economiche (27,4% Vs. 34,5%). 57,4%. La quota di donne al primo parto (similmente alla media nazionale: 54,2%), con un 77,9% di queste che aveva partecipato a un Corso di Accompagnamento alla Nascita (molto meglio della media nazionale, che è del 61,2%).

 

Luci e ombre dei dati su fumo e alcool

Sebbene l’obiettivo resti l’azzeramento, si è rivelata comunque particolarmente bassa la percentuale delle mamme venete fumatrici in gravidanza: solo il 3,5%, quasi la metà della media nazionale (6,4%).

Purtroppo, però – seppur con numeri più bassi della media nazionale – resta la tendenza a ritornare al fumo man mano che ci si allontana dalla data del parto: 7,4% delle mamme di bambini dai 2 ai 5 mesi e 11,7% delle mamme di bambini dagli 11 ai 15 mesi. In termini generali, il 30% dei bambini veneti è ancora esposto al fumo passivo (a causa della madre e/o della persona convivente). Questo dato, comunque, è tra i più bassi in Italia (media nazionale: 38%).

Il 18,9% delle mamme venete (18,6% la media nazionale) ha dichiarato di aver consumato alcool almeno una o due volte al mese durante la gravidanza. Anche qui, similmente al fumo, la quota si alza man mano che ci si allontana dalla data del parto, con dati in linea con quelli nazionali. Il Veneto, però, è tra le regioni con maggiore consumo di alcool pro-capite, perciò il fatto che la percentuale di mamme che consumano alcool sia in linea con la media nazionale è perlomeno rassicurante.

 

L’importanza dell’allattamento al seno

Solo il 10,8% (a fronte di una media nazionale del 13%) dei bambini in Veneto non è mai stato allattato al seno. Tra i 2 e i 3 mesi l’allattamento esclusivo al seno si attesta al 53,3% (46,7% il dato nazionale); al quarto/quinto mese la quota si abbassa al 41,6% (30% il dato nazionale). Sono tutti dati migliori rispetto alla media nazionale e rappresentano l’impegno della Regione Veneto nella promozione dell’allattamento al seno, grazie anche al supporto delle Strutture Ospedaliere del territorio (Protocollo di Intesa alla Rete OMS UNICEF Ospedali Amici del Bambino).

 

Sicurezza in casa e in auto

La Regione Veneto promuove costantemente campagne di sensibilizzazione attraverso il Piano Regionale Prevenzione 2020-2025 in ambito di “salute precoce”: in particolare nella sicurezza negli ambienti di vita. In questo contesto si inserisce un altro dato veneto migliore della media nazionale, quello che riguarda la percentuale di mamme che, a causa di incidenti domestici del bambino, è ricorsa a pediatra, altro medico o pronto soccorso: 11,3%, a fronte di una media nazionale del 12,4%.

Irrisoria la quota di mamme che dichiara di non utilizzare il seggiolino in auto (0,6%), sebbene il 29,0% riferisca che il suo uso risulta difficoltoso. Per i bambini dai 2 ai 5 mesi, il 19,7% delle mamme ha riferito di riscontrare difficoltà nel farli stare seduti e allacciati al seggiolino. La percentuale sale al 37,2% per i bambini dagli 11 ai 15 mesi. Dati in linea con quelli delle altre 17 Regioni monitorate.